Politica e amministrazione, iniziativa dei circoli napitini di Pd e Sel per promuove il confronto tra Comune di Pizzo e cittadini

È un Gianluca Callipo orgoglioso del lavoro svolto, ma anche consapevole che tanto c'è ancora da fare prima della conclusione del suo mandato, quello che ieri sera è intervenuto all'incontro-dibattito organizzato dai circoli napitini del Pd e di Sel, i due principali partiti di maggioranza, per promuovere il confronto tra amministratori comunali di Pizzo e cittadini. L'iniziativa, organizzata dai segretari cittadini dei due partiti, rispettivamente Gianpaolo Masciari e Gianni Donato, ha visto la partecipazione alla Tonnara del sindaco Callipo, degli assessori e dei consiglieri delegati, che hanno illustrato alla folta platea i progetti già realizzati e quelli in programma entro la fine del mandato, che termina tra due anni. Ma più di ogni altra cosa, hanno tracciato la propria idea di gestione amministrativa, improntata principalmente alla soluzione di problemi atavici per dare alla città concrete opportunità di sviluppo, senza inseguire il consenso facile che deriverebbe da interventi più superficiali, ma meno duraturi.
La discussione è stata introdotta dal segretario del circolo Pd, che ha rimarcato gli obiettivi dell'incontro, sintetizzati nel manifesto dell'iniziativa con tre termini secchi: partecipare, contribuire, determinare. «Perché in queste espressioni verbali è racchiuso il senso della nostra vocazione politica - ha detto Masciari -. Noi siamo quelli che hanno creduto sin da subito che occorreva rimboccarsi le maniche e mettersi al lavoro per determinare un’inversione di rotta all’inesorabile deriva sociale e culturale di questa Città. Siamo quelli che hanno avuto la visione della necessità di un cambiamento, che, prima ancora di consumarsi negli atti amministrativi, dovesse essere una condizione dell’animo, una riscossa di fronte alla rassegnazione».


Sulla stessa lunghezza d'onda il segretario napitino di Sel, che ha sottolineato la sensibilità dell'amministrazione Callipo verso le problematiche sociali, ricordando i numerosi bandi a favore delle fasce deboli che sono stati emanati dal Comune e il coraggio di puntare sui giovani, come nel caso dell'opportunità offerta alla cooperativa Kairos, che sta gestendo con risultati straordinari i servizi di accoglienza turistica e custodia del Castello Murat e della Chiesetta di Piedigrotta. Donato si è poi fatto interprete di una proposta formulata nel corso del successivo dibattito con il pubblico, impegnando il suo partito, rappresentato in giunta dall'assessore alle Politiche sociali, Cristina Mazzei, a mobilitare le numerose associazioni cittadine affinché siano più propositive e collaborino tra loro nell'interesse dell'intera comunità napitina.
È stata poi la volta dell'assessore ai Lavori pubblici, Maria Pascale, e del vice sindaco e assessore all'Ambiente Fabrizio Anello, che hanno illustrato i risultati raggiunti ed i numerosi interventi realizzati, dalla riqualificazione urbanistica del centro storico alla manutenzione della rete viaria, dalla raccolta dei rifiuti porta a porta alla gestione ottimale del depuratore.
Le conclusioni, prima del dibattito con il pubblico, sono state affidate al primo cittadino, che ha ribadito i risultati raggiunti, innanzitutto in materia contabile. «Da quando ci siamo insediati - ha affermato Callipo - abbiamo pagato 4 milioni di debiti che rischiavano di affossare il Comune, con conseguenze nefaste per la città. Oggi le passività sono sotto controllo e abbiamo cominciato a incassare cifre considerevoli dai grandi contribuenti che per anni non hanno pagato le tasse, mentre i cittadini normali continuavano a versarle. Un'ingiustizia che abbiamo eliminato. Grazie all'enorme lavoro fatto in materia contabile e tributaria, oggi il Comune ha una capacità di manovra che aveva perso, potendo così ricominciare a investire in opere pubbliche e servizi, così come abbiamo già iniziato a fare. I prossimi passi saranno il completamento dei lavori al Rione Carmine, l'installazione della Ztl, gli ulteriori interventi sugli edifici scolastici, senza dimenticare la nuova toponomastica cittadina e la promozione di un maggiore decoro urbano. Un problema annoso sul quale ancora non siamo riusciti ad intervenire rimane, invece, quello della carenza dei vigili urbani e della conseguente incapacità a far rispettare le regole, punto sul quale è necessario l'impegno di tutti, in attesa di soluzioni che tardano ad arrivare».



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