Il sindaco Callipo replica al consigliere Gammo: «Si limita a gufare ma i risultati dell'amministrazione puntualmente lo smentiscono»

«Ricorda un po' quella famosa particella di sodio di una vecchia pubblicità, che malinconicamente si chiedeva: "C'è qualcuno?". Ecco, così appare nella sua triste e logora tiritera il consigliere comunale Francesco Gammo, che per non sentirsi troppo solo si mette a fare il ventriloquo, parlando attraverso l'associazione Noi per voi, fantomatico sodalizio che non ha mai promosso un'iniziativa, un progetto, un dibattito costruttivo a favore della città».
Replica così il sindaco di Pizzo Gianluca Callipo a una recente nota stampa diffusa dal movimento coordinato da Pasquale Panzarella.
«Questa associazione, questo movimento, o quello che è, è noto per la sua totale assenza nella vita della città e in questo riflette alla perfezione l'attività del proprio referente politico in Consiglio comunale, Gammo appunto, che non mi sembra abbia mai prodotto alcunché a favore di Pizzo, né si è mai distinto per iniziative d'opposizione che siano culminate in un risultato apprezzabile per la sua parte politica. Si limita soltanto a gufare periodicamente sulle sorti dell'Amministrazione, ventilando imminenti dissesti e fallimenti che ovviamente non si verificano, smentendo puntualmente le sue argute analisi. L'unica volta che Gammo ha dato il suo apporto positivo, come lui stesso è costretto a ricordare, è quando ha garantito con la propria presenza il numero legale per l'approvazione del piano di riequilibrio, segno che, di fronte alla concretezza dei fatti messi in campo da questa amministrazione, anche la più vuota politica d'opposizione non può che riconoscere l'evidenza dei vantaggi a favore della città».
Callipo, dunque, rimarca ancora una volta i risultati raggiunti in questi tre anni di mandato, a cominciare da quelli contabili.
«Abbiamo rimesso i conti in ordine ed evitato il dissesto che poteva essere dichiarato già un mese dopo il nostro insediamento, quando scoprimmo la disastrosa situazione finanziaria che avevamo ereditato - ricorda il primo cittadino -. Con coraggio e tantissimo impegno abbiamo restituito al Comune una capacità di manovra e di programmazione che aveva perso da anni. Oggi Pizzo non naviga certo nell'oro, come tutti gli enti locali italiani, ma dopo esserci concentrati innanzitutto nel pagamento dei debiti che ci hanno lasciato, operando allo stesso tempo affinché i grandi contribuenti cominciassero a versare quanto dovuto, possiamo finalmente riprendere a pianificare e realizzare interventi che sino a tre anni fa erano impensabili. Sono lì a dimostrarlo i lavori alla Marinella per il lungomare pedonale, la regimentazione delle acque alla Marina, opera epocale per Pizzo, gli interventi di pulizia sulle strade, anche quelle provinciali, la gestione locale dei rifiuti capace di contrastare al meglio le enormi problematiche regionali del settore, la ristrutturazione del depuratore comunale portato a livelli ottimali di efficienza, l'ammodernamento di tante strade comunali, alcune prive di manutenzione da decenni, la riqualificazione massiccia degli edifici scolastici, la ripavimentazione di numerosi vicoli del centro storico. E potrei continuare. Ma se anche ciò non fosse sufficiente a convincere chi si ostina a negare l'evidenza, basta valutare gli investimenti privati, che sono tornati a riversarsi sul centro storico in opere di riqualificazione e recupero degli edifici da destinare ad attività commerciali e alberghiere. Sono tutti segnali di una profonda inversione di tendenza rispetto a un passato tutto da dimenticare».
Infine, in merito alle critiche sugli impegni politici extracomunali, Callipo non rinnega affatto il proprio attivismo.
«Non ho mai trascurato i miei compiti di primo cittadino, neanche durante la mia partecipazione alle primarie per la scelta del candidato del centrosinistra alla Regione - conclude -. Ma se oggi Pizzo ha un sindaco con una visibilità politica regionale e ruoli nazionali nel partito, questo non potrà che avere effetti benefici per la città, sia in termini di un più facile accesso alle risorse che nell'accresciuta capacità dell'Amministrazione di interloquire con i vari partner istituzionali».

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