Centro storico, il sindaco di Pizzo ribadisce l'intenzione di impedire l'accesso alle auto lungo il corso e in piazza della Repubblica

Piazza della Repubblica (Foto Amabile)
«L'accesso delle auto in piazza della Repubblica sarà non soltanto vietato, ma impedito».
È quanto assicura il sindaco di Pizzo, Gianluca Callipo, in risposta agli interrogativi di alcuni cittadini, che nel gruppo Facebook Mettiamoci al lavoro hanno sollevato la questione, sollecitando la chiusura della piazza alle auto.
«Sono il primo a voler liberare il centro storico dall'assedio delle macchine, nella convinzione che soltanto così sia possibile valorizzarlo al meglio - afferma il primo cittadino nella sua replica -.  Allo stato attuale, però, esistono problemi di non facile soluzione che stanno inevitabilmente ritardando l'attuazione di quello che considero un punto fermo e irrinunciabile del programma di governo della città. Innanzitutto la necessità, durante i giorni feriali, di consentire il passaggio dello scuolabus. Questa priorità (è in gioco la sicurezza degli alunni) ci impedisce di chiudere la piazza con barriere fisiche, come le fioriere. Senza considerare che in passato, quando venivano usate per impedire il passaggio delle auto, in molti non si facevano scrupolo di spostarle pur di accedere alla piazza».
Callipo, poi, ricorda che i vigili urbani in servizio a Pizzo sono appena 3 per l'intero territorio comunale, situazione che «non ci consente di organizzare neppure un presidio permanente di agenti». Ostacoli che però, sempre secondo il primo cittadino, saranno presto superati: «Entro la fine di maggio entreranno in servizio 4 nuovi vigili, in seguito all'avviso pubblico che a breve presenteremo come Amministrazione. A quel punto sarà possibile avere un controllo quasi continuo del centro storico, con presidi permanenti in alcuni momenti cruciali della giornata. L'incremento delle contravvenzioni che verranno elevate, inoltre, avrà una capacità deterrente maggiore anche verso i più riottosi». 

L'obiettivo principale del Comune resta comunque l'istituzione della Ztl (Zona a traffico limitato), con varchi elettronici per i residenti, che interesserà il corso, la piazza e, in una seconda fase, anche la Marina. Allora sarà possibile anche ipotizzare l'istallazione di dissuasori mobili a scomparsa, presenti in molti centri storici europei, azionabili con telecomando da chi ha diritto all'accesso nelle zone pedonalizzate.
«Anche su questo stiamo lavorando - continua Callipo -, ma la procedura per reperire i fondi necessari richiede ancora pochi mesi, soprattutto in un momento di grave penuria di risorse pubbliche come quello attuale».
Infine, il sindaco della città napitina, con l'obiettivo di inquadrare al meglio la problematica, fa alcune considerazioni personali: «Chi invoca la chiusura della piazza o del corso come alcuni esercenti, è spesso il primo a parcheggiarci la propria auto, oppure occupa per l'intera giornata un luogo di sosta consentito che però sarebbe più utile lasciare a disposizione della clientela e dei turisti. Altri esercenti, al contrario, non vogliono affatto la chiusura alle auto, convinti che causerebbe un danno agli affari. Ogni posizione ha le sue ragioni, più o meno fondate, e tutte meritano rispetto. Il nostro dovere, però, è attuare quanto promesso: riqualificare il centro storico. Un rilancio che non può prescindere dalla pedonalizzazione della piazza principale e del corso San Francesco. Ed è quello che faremo, statene certi!».

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