Il Comune di Pizzo al fianco dei marittimi napitini in vista della mobilitazione nazionale. Callipo: «Lavoro a rischio, si intervenga»

«Ci sono questioni legate al comparto marittimo la cui conoscenza sfugge alla maggioranza dei cittadini, ma che in realtà territoriali specifiche, come Pizzo, assumono una rilevanza enorme per centinaia di lavoratori e le loro famiglie».
Così il sindaco Gianluca Callipo ha voluto sottolineare la condivisione degli obiettivi alla base della mobilitazione dei sindacati dei marittimi italiani, che il prossimo 17 marzo attueranno un presidio di protesta dinnanzi al ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, per sollecitare l'adeguamento della normativa italiana alle convenzioni internazionali e alla disciplina europea in materia di formazione, idoneità alla navigazione e riconoscimento delle conseguenze usuranti del lavoro in mare.
«La nostra città - ha spiegato Callipo - ha una lunga tradizione nel comparto marittimo e può vantare la presenza di uno dei più noti e prestigiosi istituti nautici italiani. I marittimi napitini lavorano in tutto il mondo e il loro alto grado di professionalità ed esperienza è estremamente apprezzato nel settore. Le loro ragioni sono quindi anche le nostre, le loro legittime rivendicazioni sono anche quelle dell'Amministrazione comunale e dell'intera comunità pizzitana».
A preoccupare le organizzazioni sindacali che hanno promosso la protesta (Filt Cgil, Fit Cisl e Uil trasporti) è soprattutto il gap normativo in materia di idoneità alla navigazione che deve essere certificata attraverso il rinnovo periodico dell'Imo, cioè il documento che attesta il livello di formazione e le competenze dei singoli marittimi.
«A causa di incongruenze e paradossi normativi, la legislazione italiana ha reso difficilissimo il rilascio dell'Imo, ma senza questo documento non è possibile lavorare - spiega Callipo -. Da tempo i marittimi e le loro organizzazioni sindacali chiedono con forza urgenti aggiustamenti normativi che ancora non sono stati attuati. Ecco perché questa vertenza è così importante, ed ecco perché il Comune si schiera senza riserve al fianco dei lavoratori pizzitani che operano in questo settore, nell'auspicio che questo grido di allarme venga finalmente recepito da Governo e Parlamento, affinché si facciano carico di risolvere le problematiche denunciate».

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