Intervista al coordinatore nazionale di Anci Giovani, Gianluca Callipo: «Nostra esperienza sia a disposizione di tutti i Comuni»

In questa intervista pubblicata oggi sul sito dell'Anci, il coordinatore nazionale di Anci Giovani, Gianluca Callipo, ha avuto modo di rimarcare obiettivi e priorità che, insieme alla sua squadra, porterà avanti nel prossimo futuro.
CALLIPO: “CAPACITÀ DEGLI UNDER 35 SIA A DISPOSIZIONE DI TUTTI I COMUNI”
Trentatré anni, sindaco di Pizzo Calabro dal 2012, Gianluca Callipo è da poco più di un mese alla guida di Anci Giovani, la struttura giovanile dell’associazione che rappresenta circa 20mila amministratori under 35. La sua elezione, per la prima volta frutto della scelta diretta dei coordinatori regionali, segna un momento importante per la struttura giovanile Anci. In questa intervista ci ha parlato delle linee guida e degli obiettivi per il suo mandato.
Quali sono i punti principali dell’agenda che vuole portare avanti?
Innanzitutto credo fortemente nella collaborazione e nella partecipazione attiva alle dinamiche decisionali. Insieme, infatti, abbiamo definito in queste settimane le linee guida che possono rappresentare il canovaccio su cui scrivere un nuovo approccio alle tematiche più avvertite dai giovani amministratori. Una di queste è senza dubbio la necessità di emanciparci dal mero dato anagrafico. Spesso "giovane" è sinonimo di inesperienza, invece sono convinto che molti amministratori della mia generazione abbiano affinato una capacità operativa molto efficace, proprio perché forgiata nelle difficoltà. Tutto ciò deve essere messo a disposizione dei Comuni italiani, costruendo una rete capillare e veloce. Su questa direttrice si innestano poi i punti specifici della nostra azione, come conquistare centralità e protagonismo nel confronto istituzionale, sfruttare al massimo gli strumenti di comunicazione, migliorare la formazione dei giovani amministratori, attivarci per la ricerca di nuovi canali di finanziamento, anche coinvolgendo grandi aziende.
Nell’ultimo lustro il peso ‘politico’ dei giovani amministratori è cresciuto dentro l’Anci. Cosa farà per rafforzarne il ruolo?

Anci Giovani deve essere un soggetto con una sua precisa identità programmatica e operativa. Bisogna accentuare questa percezione per dare maggiore peso specifico alla nostra azione e per fare ciò è necessario essere puntuali nel dibattito nazionale e fortemente propositivi attraverso la promozione di progetti e iniziative che vengano immediatamente identificati con Anci Giovani. È fondamentale, poi, rafforzare la rete di relazioni sia con i principali interlocutori istituzionali sia con associazioni e settore privato.
Appena eletto ha parlato della necessità di consolidare la rete dei giovani amministratori sul territorio. Come intende raggiungere questo obiettivo?
Moltiplicando i motivi di incontro e di confronto, sia con riguardo alle tematiche che consideriamo più affini al nostro modo di sentire, come la promozione delle politiche giovanili e della cultura, sia con riferimento alle problematiche contingenti dei vari territori. Prendiamo, ad esempio, il rischio idrogeologico. Ebbene, su questioni così cruciali dobbiamo essere presenti con proposte e campagne di sensibilizzazione rivolte al legislatore, affinché assuma precisi impegni economici, ma anche con interventi che ci responsabilizzino sull'impiego ottimale rapido delle somme a disposizione. Oltre alle occasioni di incontro pubblico, però, sarà fondamentale il pieno coinvolgimento dei coordinatori regionali di Anci Giovani, che dovranno avere un ruolo importantissimo in questo processo.
Spesso le politiche giovanili, complici anche i tagli di bilancio, sono state marginalizzate. Cosa si può fare per valorizzarne il ruolo?
Uno degli effetti più deleteri della scarsità di risorse è il declassamento di obiettivi come le politiche giovanili per dare precedenza ai servizi primari. Ma questo è un modo di governare che mortifica il ruolo delle amministrazioni, limitandosi al contingente senza guardare al futuro. È fondamentale, dunque, recuperare una visione prospettica che ci faccia vedere più lontano. Ma per fare ciò è necessario avere risorse da investire dallo Stato. Anche per questo motivo è estremamente positivo che con la nuova legge di stabilità si sia interrotta la stagione dei tagli alle risorse per i Comuni. Così come positiva è l'attenzione del governo alle politiche giovanili, come dimostra la convenzione tra Dipartimento della Gioventù e l'Anci, per destinare fondi a sostegno delle politiche giovanili e per l'attività formativa svolta dall'Associazione.
(gp)

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