Cosap, a Pizzo cambiano le regole per l'uso in concessione del suolo comunale. Ecco tutte le novità per bar e ristoranti

Tavolini di bar e ristoranti in Piazza della Repubblica
Il Comune di Pizzo vara il nuovo regolamento Cosap, che disciplina l'uso in concessione del suolo pubblico, e si prepara a rivoluzionare un settore cruciale per l'economia della città napitina, caratterizzata da numerose attività commerciali e di ristorazione che usufruiscono di spazi all'aperto.
Il regolamento, illustrato in queste ore ai consiglieri di maggioranza, in vista dell'esame e dell’approvazione definitiva da parte del Consiglio comunale, è frutto del proficuo confronto tra Comune e commercianti, coordinato dal consigliere delegato al Centro storico, Raffaele Pulitano, che negli ultimi mesi ha mediato con successo tra le esigenze degli esercenti e quelle dell'Amministrazione guidata dal sindaco Gianluca Callipo, intenzionato a mettere ordine nel settore per incrementare il decoro urbano ed eliminare ogni forma di sperequazione.
Le linee guida che ispirano la nuova disciplina riguardano innanzitutto l'esigenza di uniformità negli arredi esterni e nei materiali usati, che dovranno essere conformi al nuovo regolamento. Bar e ristoranti, concentrati soprattutto in piazza della Repubblica e alla Marina, dovranno obbligatoriamente utilizzare delle strutture fisse di perimetrazione, realizzate in pannelli di vetro e ferro color antracite, alti circa un metro e mezzo. Queste strutture saranno tutte uguali e fissate al suolo, delimitando così, senza possibilità di equivoci, lo spazio che è possibile occupare in relazione al canone versato, con tavoli e sedie che dovranno essere presenti esclusivamente all'interno del perimetro tracciato dai pannelli. In questo modo, si eviteranno abusi e si impedirà l'arbitrario restringimento dei passaggi pedonali, assicurando una migliore e più razionale fruizione dei luoghi. L'adozione obbligatoria delle strutture fisse scatterà entro 70 giorni dall'entrata in vigore del regolamento. Oltre quel limite di tempo, chi non sarà in regola non avrà la possibilità di occupare lecitamente lo spazio in concessione. I costi per l'acquisto e l'istallazione delle strutture in vetro e ferro saranno comunque compensabili con il canone di concessione dovuto al Comune, consentendo agli esercenti di scontare il 75 per cento delle spese sostenute.
Uniformità ci dovrà essere anche negli arredi esterni e non sarà più possibile utilizzare sedie, tavoli e ombrelloni che non rispettino il disciplinare del Comune. Addio, ad esempio, a sedie da giardino, tende e tutto ciò non rientri nella previsione regolamentare. In questo caso, il termine per adempiere sarà più ampio, dai 12 ai 18 mesi.
Chi violerà il nuovo regolamento andrà incontro a pesanti sanzioni. In particolare, sono previste ammende tra i 250 e i 1500 euro per chi occuperà più suolo pubblico di quello ottenuto in concessione, e tra i 500 e i 2500 euro per chi occuperà suolo pubblico abusivamente. Violazione reiterate, inoltre, determineranno la revoca della concessione.
Sul fronte delle tariffe, il nuovo regolamento non prevede aumenti (il canone rimane fissato a 26,34 euro per metro quadro, lo stesso deciso circa 15 anni fa), anzi introduce un meccanismo di modulazione della concessione e del relativo canone che consentirà notevoli risparmi agli esercenti. Questo è il risultato più importante della collaborazione che si è istaurata tra il Comune e un'associazione di esercenti della ristorazione di recente istituzione, "Mangia & Bevi". I suggerimenti avanzati dai commercianti e accolti dal Comune, che li ha formalizzati nel nuovo regolamento Cosap, prevedono 3 tipologie di canoni: annuale, stagionale (fino a un massimo di 180 giorni) e misto. In questo modo, i singoli esercenti, comunicando preventivamente i periodi durante i quali intendono occupare suolo pubblico, potranno programmare al meglio la propria attività ed i relativi costi. Così, ad esempio, un bar che solitamente occupa 100 mq di suolo pubblico, potrà chiederne 70 con canone stagionale e 30 con canone annuale, risparmiando sia con riguardo alla Cosap che alla Tari, cioè la tassa sui rifiuti, poiché ai fini del calcolo dei tributi si terrà in considerazione l'effettivo periodo di utilizzo del suolo comunale e di conseguenza anche la corrispettiva produzione di rifiuti verrà riferita soltanto a quel determinato lasso di tempo.
«Siamo molto soddisfatti del nuovo regolamento Cosap - ha affermato il sindaco Callipo - che impedirà abusi e assicurerà più decoro urbano al centro storico. Con regole certe e più severe, tutta la comunità ne trarrà vantaggio: da un parte i commercianti potranno contare su uno strumento che impedisce le prevaricazioni e realizza una maggiore equità, consentendo anche un notevole risparmio; dall'altra, pizzitani e turisti potranno contare su una città più bella e accogliente, senza essere costretti a fare la gincana tra i tavolini per passeggiare».
Soddisfazione è stata espressa anche dal consigliere Pulitano, che ha sottolineato il grande lavoro preparatorio che ha poi portato al varo del regolamento: «Il nuovo disciplinare Cosap è frutto della collaborazione tra Comune e commercianti, che hanno saputo dialogare e lavorare insieme. Un segno di maturità che rende ancora più rilevante il risultato raggiunto».

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