Pizzo aderisce alla campagna nazionale per introdurre un'ora settimanale di educazione alla cittadinanza nelle scuole italiane
Anche il Comune di Pizzo aderisce alla campagna per introdurre un’ora settimanale di educazione alla cittadinanza nelle scuole di ogni ordine e grado.
A comunicarlo è Gianluca Callipo, sindaco della città napitina e presidente di Anci Calabria, che rende nota l’adesione all’iniziativa promossa da Anci a livello nazionale, su impulso del sindaco di Firenze Dario Nardella. Per raggiungere l’obiettivo è necessario raccogliere almeno 50mila firme in sei mesi, al fine di portare in Parlamento la proposta di legge popolare.
“L’educazione civica – sostiene l’associazione nazionale dei Comuni italiani - viene proposta come materia autonoma, con voto, nei curricula scolastici delle scuole di ogni ordine e grado, come strumento per coltivare senso di appartenenza alla comunità, per insegnare il valore della responsabilità e della memoria attraverso lo studio della Costituzione, dei diritti umani, di elementi di educazione alla legalità, all'educazione all'ambiente, all'educazione alimentare e digitale”.
Iniziativa che ha mobilitato anche gli amministratori napitini, che hanno allestito un gazebo per la raccolta firme in piazza della Repubblica, coadiuvati dai ragazzi impegnati nei progetti del Servizio civile attivi in Comune.
«Oggi più che mai – spiega Callipo – è necessario radicare nel sapere comune i principi sanciti dalla nostra Costituzione. Rendere obbligatoria l’educazione civica, promuovendo la cittadinanza attiva, non solo consentirà ai nostri ragazzi di acquisire più consapevolezza in merito a diritti e doveri che spesso consideriamo scontati, perdendo di vista la loro fondamentale importanza per la coesione democratica del nostro Paese, ma aiuterà anche a diffondere e consolidare questi principi nelle famiglie degli studenti».
A comunicarlo è Gianluca Callipo, sindaco della città napitina e presidente di Anci Calabria, che rende nota l’adesione all’iniziativa promossa da Anci a livello nazionale, su impulso del sindaco di Firenze Dario Nardella. Per raggiungere l’obiettivo è necessario raccogliere almeno 50mila firme in sei mesi, al fine di portare in Parlamento la proposta di legge popolare.
“L’educazione civica – sostiene l’associazione nazionale dei Comuni italiani - viene proposta come materia autonoma, con voto, nei curricula scolastici delle scuole di ogni ordine e grado, come strumento per coltivare senso di appartenenza alla comunità, per insegnare il valore della responsabilità e della memoria attraverso lo studio della Costituzione, dei diritti umani, di elementi di educazione alla legalità, all'educazione all'ambiente, all'educazione alimentare e digitale”.
Iniziativa che ha mobilitato anche gli amministratori napitini, che hanno allestito un gazebo per la raccolta firme in piazza della Repubblica, coadiuvati dai ragazzi impegnati nei progetti del Servizio civile attivi in Comune.
«Oggi più che mai – spiega Callipo – è necessario radicare nel sapere comune i principi sanciti dalla nostra Costituzione. Rendere obbligatoria l’educazione civica, promuovendo la cittadinanza attiva, non solo consentirà ai nostri ragazzi di acquisire più consapevolezza in merito a diritti e doveri che spesso consideriamo scontati, perdendo di vista la loro fondamentale importanza per la coesione democratica del nostro Paese, ma aiuterà anche a diffondere e consolidare questi principi nelle famiglie degli studenti».
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