Cultura, riapre la biblioteca comunale di Pizzo dopo anni di abbandono e il recupero di 4mila libri. Sabato l'inaugurazione

Dopo alcuni anni di inattività, durante i quali è rimasta inaccessibile al pubblico, riapre la biblioteca comunale di Pizzo, situata all'interno dell'edificio che ospita la scuola elementare di piazza della Repubblica. Merito dell'Amministrazione Callipo e, in particolare, dell'assessore alla Cultura, Cristina Mazzei, che negli ultimi mesi ha operato per il recupero funzionale della struttura.
In attesa che, nel giro di un mese, questo importante presidio culturale sia pienamente fruibile (per le prime settimane sarà possibile solo la consultazione in loco dei testi), l'assessorato ha organizzato nei locali della biblioteca un evento culturale di inaugurazione, in programma sabato 1° giugno, alle ore 17, che servirà anche a illustrare nel dettaglio l'azione di recupero effettuata da Palazzo San Giorgio. L'occasione è offerta dalla presentazione del nuovo libro di Sergio Givone, professore ordinario di Estetica all'Università di Firenze e assessore comunale alla Cultura del capoluogo toscano. "Metafisica della peste. Colpa e destino", questo il titolo del volume, un saggio filosofico che indaga le motivazioni dell'esistenza umana prendendo spunto dai catastrofici effetti del morbo più temuto dell'antichità.
Oltre all'autore, saranno presenti il direttore del Sistema bibliotecario vibonese Gilberto Floriani, che introdurrà i lavori, il sindaco di Pizzo Gianluca Callipo e l'assessore Mazzei.

L'appuntamento di sabato è patrocinato dalla Rete delle Città del dialogo interculturale, di cui fa parte Pizzo, ed è organizzato in collaborazione con il Centro europeo di ricerche e studi sociali (Ceuriss), che ha contribuito all'intervento di recupero della biblioteca, insieme al lavoro di molti volontari coordinati da Giovanna Marino. Il Ceuriss opererà anche nella direzione di una raccolta di libri e riviste che trattano argomenti di carattere interetnico e interculturale, con l'obiettivo di fare della biblioteca napitina un punto di riferimento nel Mezzogiorno per quanto riguarda le tematiche legate all'inclusione sociale degli immigrati.
«L’inaugurazione della biblioteca rappresenta un evento estremamente positivo per Pizzo - ha commentato Mazzei -, non soltanto per la valenza culturale che esprime, ma anche per il forte valore simbolico legato all’individuazione della Scuola elementare come luogo per ospitarla. In questo modo, vogliamo ripartire dai giovanissimi, che potranno fruire di un’ampia raccolta di narrativa per ragazzi. Per raggiungere questo risultato abbiamo dovuto innanzitutto mettere in sicurezza un patrimonio librario che ammonta a circa 4mila volumi, prima dispersi fra varie strutture e sottoscala. Un lavoro che sarà illustrato da una piccola mostra fotografica per dar conto delle condizione di terribile degrado nelle quali abbiamo rinvenuto i libri. Dopo il censimento di questi testi, si sta ora procedendo alla catalogazione informatica a cura del Sistema bibliotecario regionale, terminata la quale, entro circa un mese, sarà possibile aprire al pubblico, anche se ci stiamo attrezzando perché in queste prime settimane si possa già garantire un servizio di lettura nei locali della biblioteca».

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